La storia del Montepulciano d’Abruzzo
Il Montepulciano d’Abruzzo ha origini antichissime.
La sua storia racconta di dispute sul nome con gli amici toscani e l’affermazione della paternità in Valle Peligna.
I profumi di questo magnifico vino arrivano da lontano.
Già nel VII secolo A.C., si inizia a parlare di Montepulciano, quando gli abitanti della Valle Peligna, imparano dagli etruschi la tecnica di sorreggere le viti con gli alberi.
E’ il primo vagito del Montepulciano, che porterà alla nascita di un vero e immenso tesoro.
Ma il vino peligno trova il suo spazio anche negli scritti del greco Polibio, secondo il quale Annibale, il celebre condottiero cartaginese, lo utilizzava per restituire vigore agli uomini del suo esercito e per guarire i cavalli dalla scabbia.
Lo stesso poeta romano Publio Ovidio Nasone lo citava spesso nei suoi racconti.
Famosa è la citazione “terra ferax Cereris multoque feracior uvis“, “terra fertile cara a Cerere (dea del grano) e molto più fertile per l’uva“.
Insomma, il Montepulciano d’Abruzzo è da sempre protagonista della scena, con le sue proprietà ed il suo fascino, capace di incantare chiunque.
La disputa con la Toscana
Le origini del nome hanno dato vita ad una disputa con i coltivatori toscani, poiché era sorto un dubbio di appartenenza.
Il vero Montepulciano era quello d’Abruzzo o quello Nobile di Toscana?
Inizialmente le versioni sono varie e discordanti.
C’è chi sostiene l’introduzione del vitigno in Abruzzo già nel 1700.
E chi ritiene certa la produzione del pregiato vino nel corso del 1800, trovando conforto in un prezioso manoscritto dell’Arch. Camplone di Pescara.
Per alcuni invece, nel XIX secolo, il vitigno Montepulciano trova collocazione in Abruzzo, grazie ad un viaggiatore toscano.
Ma è lo storico Michele Troia, nel corso del XVIII secolo, a scrivere della nascita del Montepulciano proprio nelle nostre Valli Peligne.
La storia del Montepulciano è un po ‘ come il suo vino, affascinante e capace di far innamorare.
Il Montepulciano d’Abruzzo oggi
Oggi il Montepulciano d’Abruzzo si colloca di diritto tra i rossi più pregiati, ottenendo, già nel 1968, l’istituzione della DOC.
Il Montepulciano d’Abruzzo è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
E’ vanto della regione e della valle peligna e rappresenta uno dei simboli più importanti dell’intero Abruzzo.
Quanto alla coltivazione, il Montepulciano trova il suo habitat naturale proprio nella Valle Peligna, dove le condizioni climatiche e la composizione del terreno, permettono a questo meraviglioso vitigno di sviluppare tutte le sue immense proprietà.
Il Montepulciano d’Abruzzo è un vitigno a bacca rossa, piuttosto resistente, capace di generose produzioni. Si presta ad essere consumato giovane, anche se da il meglio di sé invecchiato in botti di rovere.
E’ bello sapere che il Montepulciano d’Abruzzo è protagonista anche nell’arte.
Infatti, il grande scultore tedesco Joseph Beuys, negli anni ‘80, diede vita all’opera Vino F.I.U.-difesa della natura, utilizzando come materiale per la sua creazione proprio il Montepulciano d’Abruzzo, finito poi in esposizione in tutti i Paesi del mondo.
COLORE ODORE SAPORE
Il Montepulciano d’Abruzzo si presenta di colore rosso rubino, lucente e intenso. Con l’invecchiamento, il colore è più tendente al granata.
Il profumo è pieno, con sentori di frutti rossi e spezie. Si avvertono note di gelso e mora matura.
Il sapore è armonico e asciutto, morbidamente tannico.
Un vino di montagna, di qualità eccelsa, che in bocca regala anche sfondi di amarena, che lo rendono uno dei vini più richiesti sul mercato.